I percorsi

Sono tante le risorse umane che danno vita alle comunità della pesca locale, che possiamo raccogliere per la più efficace promozione del prodotto ittico tipico dell’Umbria, per costruire il calendario di incontri inseriti nel programma generale di I LOVE FISH.

Storie locali, visioni globali

Lo storytelling delle miglior aziende di itticoltura regionale sarà la dorsale su cui si costruiranno gli appuntamenti che prevedono sempre l’assaggio del prodotto durante showcooking curati dalle comunità del Lago Trasimeno e le comunità che ogni anno danno vita alle sagre di pesce di lago e di fiume.

Incontri culturali

Appuntamenti culturali dedicati all’impiego del pesce di acqua dolce nel passato e nelle ricette storiche, curate da storici e antropologi del cibo.

I love Fish showcooking

Chef della cucina contemporanea e nuove tendenze intorno al pesce dolce, portate all’attenzione generale da ricette creative dove passato e futuro si fondono nella piacevolezza di piatti speciali.

I percorsi

Sono tante le risorse umane che danno vita alle comunità della pesca locale, che possiamo raccogliere per la più efficace promozione del prodotto ittico tipico dell’Umbria, per costruire il calendario di incontri inseriti nel programma generale di I LOVE FISH.

STORIE LOCALI, VISIONI GLOBALI

Lo storytelling delle miglior aziende di itticoltura regionale sarà la dorsale su cui si costruiranno gli appuntamenti che prevedono sempre l’assaggio del prodotto durante showcooking curati dalle comunità del Lago Trasimeno e le comunità che ogni anno danno vita alle sagre di pesce di lago e di fiume.

Incontri culturali

Appuntamenti culturali dedicati all’impiego del pesce di acqua dolce nel passato e nelle ricette storiche, curate da storici e antropologi del cibo.

I love Fish SHOWCOOKING

Chef della cucina contemporanea e nuove tendenze intorno al pesce dolce, portate all’attenzione generale da ricette creative dove passato e futuro si fondono nella piacevolezza di piatti speciali.

Di cosa
parliamo?

Acqua,
un bene essenziale

evento-img-1

La quantità di acqua dolce sul pianeta è appena il 3% e più della metà è immagazzinata nei ghiacciai. Nei fiumi e nei laghi resta solo lo 0,3% di acqua, una quantità piccolissima che in Italia è distribuita in modo irregolare e che vede nel Lago Trasimeno uno dei principali bacini idrici del centro e sud Italia. Ma se nel panorama generale di attenzione che tutto il mondo della ricerca e della gestione politica sta rivolgendo alle necessarie urgenti soluzioni per limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici, alla discussione generale ma soprattutto ai cittadini del mondo, sfugge la gravità della situazione in cui versano le acque dolci.

Solo in alcuni momenti della informazione pubblica, estate in primis, il tema della siccità ritorna nella sua drammaticità, non considerando che la situazione di emergenza è solo la punta di un iceberg che si autoalimenta nel ciclo continuo delle stagioni sempre più calde, delle attività antropiche ancora troppo impattanti.

Le soluzioni per arginare il problema della sempre più importante mancanza di acqua dolce, sono quelle dell’emergenza caso per caso, senza una visione a lungo termine che coinvolga le persone nelle loro abitudini di vita quotidiana per innescare un nuovo virtuoso uso dell’acqua e una fondamentale consapevolezza sul tema.

Nuove soluzioni,
in armonia con
gli ecosistemi

I dati che abbiamo a disposizione parlano chiaro: il consumo di pesce è in costante aumento e la consapevolezza che la pesca di specie selvagge sia ormai un lusso che non ci potremmo più permetterci, sembra non sia così acquisita. Mentre gli stock ittici selavaggi sono in costante minaccia, così come la biodiversità tutta di oceani e mari, ecco che lo sviluppo dei luoghi di riproduzione e allevamento ittico saranno sempre più strategici per poter affrontare un mercato che ha perso il legame tra la conoscenza delle specie ittiche locali e la proposta più ad un mercato globalizzato. Si richiede pesce selvaggio senza rendersi realmente conto che alcune proposte nei banchi si riferiscono a pesce di allevamento intensivo prodotto in aree internazionali.

Pensiamo per esempio al caso del Pangasio, con standard lontanissimi da quelli richiesti per poter allevare in Italia. Si apre quindi una riflessione fondamentale tra la visione che la progettazione italiana propone, concepita sulla qualità degli allevamenti e allevamento intensivo che si occupa di saturare la più ampia fascia del mercato ittico internazionale ma che si riversa anche nel mercato locale, senza indicazioni chiare per chi acquista.
A disposizione una mappa dei mari e oceani del mondo e dei numeri a differenziare le aree di pesca. In questo quadro di riferimento, le specie ittiche di laghi e fiumi sono di difficile comprensione, a sottolineare l’irrilevante peso delle stesse specie nel mercato italiano.

Di cosa
parliamo?

Acqua, un bene essenziale

evento-img-1

La quantità di acqua dolce sul pianeta è appena il 3% e più della metà è immagazzinata nei ghiacciai. Nei fiumi e nei laghi resta solo lo 0,3% di acqua, una quantità piccolissima che in Italia è distribuita in modo irregolare e che vede nel Lago Trasimeno uno dei principali bacini idrici del centro e sud Italia. Ma se nel panorama generale di attenzione che tutto il mondo della ricerca e della gestione politica sta rivolgendo alle necessarie urgenti soluzioni per limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici, alla discussione generale ma soprattutto ai cittadini del mondo, sfugge la gravità della situazione in cui versano le acque dolci.

Solo in alcuni momenti della informazione pubblica, estate in primis, il tema della siccità ritorna nella sua drammaticità, non considerando che la situazione di emergenza è solo la punta di un iceberg che si autoalimenta nel ciclo continuo delle stagioni sempre più calde, delle attività antropiche ancora troppo impattanti.

Le soluzioni per arginare il problema della sempre più importante mancanza di acqua dolce, sono quelle dell’emergenza caso per caso, senza una visione a lungo termine che coinvolga le persone nelle loro abitudini di vita quotidiana per innescare un nuovo virtuoso uso dell’acqua e una fondamentale consapevolezza sul tema.

Nuove soluzioni, in armonia con gli ecosistemi

I dati che abbiamo a disposizione parlano chiaro: il consumo di pesce è in costante aumento e la consapevolezza che la pesca di specie selvagge sia ormai un lusso che non ci potremmo più permetterci, sembra non sia così acquisita. Mentre gli stock ittici selavaggi sono in costante minaccia, così come la biodiversità tutta di oceani e mari, ecco che lo sviluppo dei luoghi di riproduzione e allevamento ittico saranno sempre più strategici per poter affrontare un mercato che ha perso il legame tra la conoscenza delle specie ittiche locali e la proposta più ad un mercato globalizzato. Si richiede pesce selvaggio senza rendersi realmente conto che alcune proposte nei banchi si riferiscono a pesce di allevamento intensivo prodotto in aree internazionali.

Pensiamo per esempio al caso del Pangasio, con standard lontanissimi da quelli richiesti per poter allevare in Italia. Si apre quindi una riflessione fondamentale tra la visione che la progettazione italiana propone, concepita sulla qualità degli allevamenti e allevamento intensivo che si occupa di saturare la più ampia fascia del mercato ittico internazionale ma che si riversa anche nel mercato locale, senza indicazioni chiare per chi acquista.
A disposizione una mappa dei mari e oceani del mondo e dei numeri a differenziare le aree di pesca. In questo quadro di riferimento, le specie ittiche di laghi e fiumi sono di difficile comprensione, a sottolineare l’irrilevante peso delle stesse specie nel mercato italiano.

Regione Umbria
il futuro è già qui
LO SAPEVI?

La Regione Umbria ha da molto tempo investito in progetti di tutela delle specie locali che vivono nei laghi e nei fiumi, portando avanti una visuale a lungo termine sulla preservazione della qualità delle acque e delle zone umide, realizzando i centri ittiologici di Trasimeno e Valnerina, dove il minuzioso lavoro di ripopolamento e riproduzione riesce a garantire un equilibrio della biodiversità locale che con facilità sarebbe perso.

Questo impegno non è sufficiente se non vengono coinvolti i consumatori nel capire l’importanza di questi progetti. Con il riscaldamento globale anche il Lago Trasimeno ha risentito di questo problema, portando un ingente innalzamento delle temperature che ha avuto come conseguenza l’estinzione o riduzione della fauna ittica, l’abbassamento delle acque ed un clima paludoso che ha portato un aumento di insetti e piante infestanti rendendo la vita e l’attività di pesca più difficile.

Il pesce è il primo animale a risentire degli effetti dell’inquinamento, basta pensare che le dimensioni dei pesci presenti nel Lago Trasimeno si sono raddoppiate e la stessa morfologia ha subito importanti cambiamenti come nel caso del pesce Persico che fino a 30 anni fa era la metà di come è ora.

DI mare, di LAGO
O DI FIUME...

Sarà la cucina a mettere in evidenza il grande potenziale organolettico delle specie e delle nuove frontiere legate all’acquacoltura

Lo troviamo sottocasa!

evento-img-3

Il Mare, con le specie di pesce caratteristiche delle nostre coste, verrà raccontato e assaporato insieme alle specie di lago e di fiume dell’Umbria e dell’Italia il tutto creando una proficua sinergia tra prodotti di acqua dolce e salata.

I LOVE FISH sarà un momento d’incontro, informazione e promozione di quell’importante settore dell’imprenditoria legata alla pesca e all’allevamento di specie marine e lacustri, che valorizza pesci come trota, storione, caviale, orate, branzini, rombi ecc. alimentando quel legame culturale con le comunità di mare, di lago e di fiume attraverso le ricette storiche dove i pesci sono protagonisti.

La collaborazione con le cooperative di pesca dell’Adriatico e le cooperative di pesca del Trasimeno è un ulteriore elemento importante dell’evento a Perugia, dove l’incontro con i pescatori e la loro cucina di mare e di lago sarà l’occasione per raccontare uno dei mari d’Italia che per le sue caratteristiche è diventato il luogo della cura e della progettazione ittica e riportare alla ribalta la cucina del territorio.

L’evento sarà il luogo per ricordare le incredibili e fondamentali ricette della Costa Adriatica, legate al pesce e alla sua importanza nutrizionale e culturale. Inoltre non può mancare anche l’identità locale in cucina, attraverso la presenza della tradizione culinaria delle sagre umbre che propongono piatti di lago.
A loro sarà lasciato il racconto della matrice più forte legata alla comunità dei paesi e città che si riconoscono ogni anno nella loro festa.
Impossibile poi non rappresentare le ricette di baccalà che Perugia può vantare nel panorama nazionale.

Al loro fianco un mercato curato dalle associazioni di agricoltori del territorio, con la migliore produzione locale per raccontare l’Umbria delle eccellenze gastronomiche come legumi ed erbe, l’extravergine icona regionale, il vino identitario, i salumi e formaggi di cui l’Umbria è simbolo in tutto Italia.

DI mare, di LAGO
O DI FIUME...

Sarà la cucina a mettere in evidenza il grande potenziale organolettico delle specie e delle nuove frontiere legate all’acquacoltura

Lo troviamo sottocasa!

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Il Mare, con le specie di pesce caratteristiche delle nostre coste, verrà raccontato e assaporato insieme alle specie di lago e di fiume dell’Umbria e dell’Italia il tutto creando una proficua sinergia tra prodotti di acqua dolce e salata.

I LOVE FISH sarà un momento d’incontro, informazione e promozione di quell’importante settore dell’imprenditoria legata alla pesca e all’allevamento di specie marine e lacustri, che valorizza pesci come trota, storione, caviale, orate, branzini, rombi ecc. alimentando quel legame culturale con le comunità di mare, di lago e di fiume attraverso le ricette storiche dove i pesci sono protagonisti.

La collaborazione con le cooperative di pesca dell’Adriatico e le cooperative di pesca del Trasimeno è un ulteriore elemento importante dell’evento a Perugia, dove l’incontro con i pescatori e la loro cucina di mare e di lago sarà l’occasione per raccontare uno dei mari d’Italia che per le sue caratteristiche è diventato il luogo della cura e della progettazione ittica e riportare alla ribalta la cucina del territorio.

L’evento sarà il luogo per ricordare le incredibili e fondamentali ricette della Costa Adriatica, legate al pesce e alla sua importanza nutrizionale e culturale. Inoltre non può mancare anche l’identità locale in cucina, attraverso la presenza della tradizione culinaria delle sagre umbre che propongono piatti di lago.
A loro sarà lasciato il racconto della matrice più forte legata alla comunità dei paesi e città che si riconoscono ogni anno nella loro festa.
Impossibile poi non rappresentare le ricette di baccalà che Perugia può vantare nel panorama nazionale.

Al loro fianco un mercato curato dalle associazioni di agricoltori del territorio, con la migliore produzione locale per raccontare l’Umbria delle eccellenze gastronomiche come legumi ed erbe, l’extravergine icona regionale, il vino identitario, i salumi e formaggi di cui l’Umbria è simbolo in tutto Italia.

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